Cornalin
Una varietà ritrovata
Il vino dei nostri avi
Presente nei vecchi vigneti valdostani, frammisto agli altri autoctoni, è da una decina d’anni coltivato per produrre vini in purezza o in assemblaggio con una piccola quota (15%) di altre uve.
Descrizione
Il Cornalin, vitigno autoctono geneticamente molto vicino e morfologicamente molto simile al Petit rouge, si distingue da quest’ultimo per il tralcio di colore chiaro e presenta solitamente un grappolo più spargolo e più contenuto.
In Vallese trova corrispondenza nell’Humagne rouge mentre non è da confondere con il vitigno svizzero chiamato anch’esso Cornalin con cui è strettamente imparentato.
Degustazione
Sentori
I vini prodotti presentano differenze anche molto accentuate in funzione del microclima del vigneto, più in generale dona vini rossi dal colore mediamente intenso, al naso spiccano le note speziato vegetali in particolare di pepe e radice di liquirizia che con il lungo affinamento lasciano spazio a note fruttate di marasca e prugna. Al gusto appare modestamente acido con una componente tannica spigolosa soprattutto nei vini giovani.
Produzione
- 57.000 bottiglie l’anno
Conservazione
- Temperatura servizio 16/18° C
- Anni di conservazione 2-3
- Affinamento in acciaio o barrique